L'assenza di vincolo funziona prima di tutto nei confronti del partito, poi e in seconda battuta nei confronti degli elettori.

Serve ad evitare che uno eletto sacrifichi la sua libertà morale e le sue convinzioni agli ordini di scuderia del partito (attenzione non del gruppo parlamentare, al quale si iscrive liberamente e del quale deve rispettare lo statuto, pena espulsione o allontanamento) o ai gruppi di pressione che possono garantirgli voti ma condizionarne l'operato.
Serve insomma ad evitare sia l'assoggettamento ai partiti sia il fenomeno delle lobby di matrice anglosassone.
Di fatto non riesce a funzionare perchè i condizionamenti ci sono eccome.

La revoca è possibile, alle successive elezioni dopo 5 anni. Se si potesse revocare un membro eletto in qualsiasi momento nessuno prenderebbe decisioni impopolari e sarebbe una continua rincorsa alle misure propagandistiche e di sicuro effetto.