alla fine dell'articolo il giornalista dice come secondo lui la forza dei giornali cartacei (la struttura fisica) sara' la loro debolezza in rete (una struttura da mantenere), mentre internet puo' diventare un punto d'ingresso "alla pari" per aspiranti giornalisti "digital natives" (mi piace 'sta definizione)
e' vero? e quanto e' vero? non e' che poi si finisce per avere - come in un certo senso abbiamo - troppo materiale in cui il materiale interessante annega?
forse l'analisi e' corretta, ma imprecisa, forse la risposta vincente sara' un punto di equilibrio tra le vecchie strutture "autorevoli" e i nuovi giornalisti ultraflessibili... di certo la rete e' uno strumento cosi' nuovo che sara' interessante vedere come si sviluppera' in futuro, gia' in pochi anni siamo passati dalle gif animate ai blog-diario ai blog "giornalistici", dalla distinzione tra internet e gli altri media alla loro fusione