già... sarà un complotto massmediaticoOriginariamente inviato da ant_alt
dici che forse al governo ci sono delinquenti?si, forse è vero, forse questo si è fatto pure 3 mesi di carcere, ma chi può saperlo...
sulla repubblica, l'organo dei proletari kombattenti contro la libertà, si può leggere questa scaramuccia a distanza tra il nostro nuovo ministro e Di Pietro che lo aveva indelicatamente attaccato citando alcuni episodi della biografia di Brancher:
Wikipedia, pensa che gente maligna, confermerebbe la versione di Di Pietro (ma questo significherebbe, sempre che non sia stato frainteso, che il nostro nuovo ministro ha mentito non appena designato... dai su... quando e dove potrebbe capitare una storia così?)In serata, Brancher replica al leader Idv: "Non ho mai avuto nessuna condanna. Chi mi ha inquisito ha fatto buttare i soldi allo Stato. Le imputazioni che mi sono state addebitate sono cadute perché il fatto non sussisteva e Di Pietro dovrebbe saperlo bene".
Ma Di Pietro, al riguardo del neo ministro, è ancora piu' pesante sul suo blog: "La ricca biografia di quest'uomo è la conferma di ciò che andiamo ripetendo da tempo: se sei pulito e non hai problemi con la giustizia non puoi far parte del Governo Berlusconi. E' un messaggio chiaro, diciamo 'educativo' per le nuove generazioni: l'onestà è una virtù che non porta profitti, se la tua fedina penale è immacolata non potrai amministrare la res publica". "Se sei stato detenuto a San Vittore per falso in bilancio e finanziamento illecito all'allora partito socialista italiano, come nel caso di Brancher, e scarcerato solo per decorrenza dei termini di custodia cautelare e ti sei salvato in Cassazione solo grazie alla prescrizione per il primo reato e alla depenalizzazione per il secondo dopo essere stato condannato in appello, allora hai fatto bingo: puoi diventare Ministro".
c'è senz'altro qualche errore...Detenuto per 3 mesi nel carcere di San Vittore, fu uno dei pochissimi inquisiti di Mani pulite a ricevere solidarietà dall'ambiente esterno: lo rivelò il suo datore di lavoro Silvio Berlusconi raccontando che "quando il nostro collaboratore Brancher era a San Vittore, io e Confalonieri giravamo intorno al carcere in automobile: volevamo metterci in comunicazione con lui"[2].
Scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare, è stato condannato con giudizio di primo grado e in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano. Brancher viene assolto in Cassazione grazie alla prescrizione per il secondo reato e alla depenalizzazione del primo da parte del governo Berlusconi, del quale faceva parte. Viene indagato a Milano per ricettazione nell’indagine sullo scandalo della Banca Antonveneta e la scalata di Gianpiero Fiorani all’istituto creditizio: la Procura ha rintracciato, presso la Banca Popolare di Lodi, un conto intestato alla moglie di Brancher con un affidamento e una plusvalenza sicura di 300mila euro in due anni.[3]
a qualche livello, non so come né perché, ma, ne sono sicuro, c'è senz'altro qualche errore