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Scontare il pedaggio alle moto, fino a dimezzarlo. La Milano Serravalle si candida a diventare la prima autostrada, in Italia, amica delle due ruote. La Provincia, il maggior azionista, vuole cambiare la regola secondo la quale al casello, oggi, moto e auto pagano la stessa cifra, indistintamente. Una rivoluzione, già avvenuta in alcuni Paesi europei come la Germania, di cui l’assessore ai Trasporti di Palazzo Isimbardi, Giovanni De Nicola, è il primo sostenitore: «E’ una questione di buon senso — osserva — una bella iniziativa che non dovrebbe incidere molto dal punto di vista delle entrate economiche. Vorremmo riuscire a introdurla già per agosto, se la burocrazia non ci rallenta. Altrimenti se ne parlerà a settembre».

Tariffe differenziate per i centauri, quindi, su circa 180 chilometri di tratta. Perché lo sconto non riguarderebbe solo la A7 verso Genova, da Milano a Serravalle Scrivia per 86 chilometri, ma anche il passaggio sulle tre tangenziali milanesi — Nord, Ovest ed Est — che in cinque punti intercettano le autostrade e prevedono, dunque, il pagamento. Diversificarlo, sarebbe il primo grande passo dopo la campagna “Occhio alla moto” in corso sulla Serravalle con manifesti negli autogrill per ricordare a tutti che sulla strada viaggiano anche le due ruote.

Prima di poter partire, però, serve un via libera, come ricorda Federico Giordano, amministratore delegato di Serravalle spa: «Le tariffe sono stabilite con Anas, l’ente concedente: stiamo verificando la fattibilità dell’iniziativa, economicamente e da un punto di vista normativo. Spingere l’utilizzo della moto porterebbe a meno code». Anas precisa di non aver ancora ricevuto una richiesta specifica, prima condizione per poter modificare i pedaggi. A livello pratico, nei caselli automatici si potrebbe introdurre un pulsante per avere lo sconto sul pedaggio (le telecamere dovrebbero scoraggiare i falsi centauri) oppure una specie di viacard per le due ruote. Il pedaggio a metà su tangenziali e Serravalle, su cui ogni giorno circolano centinaia di migliaia di viaggiatori, sarebbe una grande conquista per i centauri lombardi. Che, tra l’altro, una volta all’anno e proprio sul tema, protestano autoriducendosi il pedaggio.

«Era ora — esulta Andrea Trentini, presidente del comitato Motocivismo — Ci lamentiamo da 20 anni: è ingiusto, agli autogrill mancano i servizi per noi, come i parcheggi, paghiamo troppo rispetto all’usura del manto stradale, senza contare l’infinitesimo impatto sul traffico. Così si potrebbe anche guadagnare qualche motociclista, oggi scoraggiato dal caropedaggio».
ne sarei immensamente felice. attualmente per fare 35 maledettissimi km (pisa - massa) spendo 2,80€... un furto