La data esatta non la ricordo ma in quei giorni veniva pubblicato Nevermind; fu mio padre ad accompagnare me e mio fratello gemello con la sua Ritmo verde nella piccola scuola del paese. Riga da una parte, grembiule blu con colletto bianco con una piccola scritta sul petto, jeans, scarpe da ginnastica e quella maledetta borsa viola della Seven che odiavo per via di quel colore troppo vicino al rosa.
Attraversando il cancello mano nella mano col fratello mi ricordo solo il bianco accecante del brecciolino nel piazzale, il resto è buio totale.