C'è da dire che l'Italia non potrebbe certo bombardare proprio nessuno.

C'è da dire che se gli Americani bombardano, la Libia apre i rubinetti dell'emigrazione selvaggia e centomila immigrati clandestini l'anno ce li ritroviamo noi sulle nostre coste.

C'è da dire che Gheddafi è un abile dittatore, capace di trarre il massimo profitto dai punti di forza su cui può fare leva. Delle concessione vanno fatte. E' il rovescio della medaglia della diplomazia.

C'è da dire che invece che farsi la guerra coi missili è meglio farsi la guerra a parole e a suon di contratti economici (a proposito, di missili ne tirò un paio anche contro l'Italia e noi protestammo con una ferma lettera di condanna )

C'è da dire che le parole del pagliaccio Gheddafi hanno suscitato più che altro ilarità e sconcerto in qualche alto papavero in Vaticano. Gli accordi che abbiamo stretto con la Libia, piuttosto, ci tolgono spese immani per la gestione di migliaia di migranti irregolari che vengono attualmente bloccati in terra libica e ci permette di sbarcare in Libia con appalti milionari per le nostre imprese di costruzione che in Italia non san più dove costruire (e dove trovare i soldi per farlo), mentre in Libia han bisogno di tutto e son pieni di dollari.

Ce ne sono di cose da dire...

Senz'altro dargli pubblicamente del cialtrone pagliacco come meriterebbe non porta alcun vantaggio a nessuno. E la politica non si fa con lo stomaco, ma con il cervello fino. Soprattutto quella estera.