Non so cosa abbiate capito voi...

La mia era una domanda di tipo etico.

Leggevo in un quotidiano un'intervista al "capo religioso" responsabile di questa cosa che diceva:

"Noi abbiamo mandato un frate a superviosionare la cosa per verificare che non sia un tentativo, da parte di Stevanin, di trovare una scorciatoia per lasciare il carcere... ad ogni modo, nulla osta a che lui possa diventare un frate, se le sue intenzioni verranno giudicate positivamente".

E l'avvocato difensore aggiungeva: "la decisione è stat presa dopo la morte della madre, che lo ha sempre educato alla preghiera".

E vi erano riportati i soliti esempi: San Paolo e l'assassino di Don Ciotti.

La mia riflessione verteva proprio su quanto in grassetto: se la madre lo avesse educato meno alla preghiera e un po' di più al senso civico, probabilmente non avrebbe ammazzato nessuno e il suo "cammino di fede" avrebbe avuto forse un po' più di senso...

Tutto qui.