Originariamente inviato da MItalyIn pratica funziona cosi': al inizio loro (la postale o i carabinieri o chi per loro) dispongono l'intercettazione per accertare il reato. Questo significa che al provider di posta arriva una telefonata dove il maresciallo di turno avvisa con una voce cupa che tra poco arriva il fax con la disposizione. Dopodiche' il provider mette a disposizione a loro gli strumenti per l'intercettazione.Originariamente inviato da rebelia
Poi dal momento che esiste un tempo massimo per le intercettazioni che non puoi superare, vanno avanti per mesi con le proroghe. Ad un certo punto il povero tennico del provider vorrebbe impiccarsi, perche' deve sorbirsi diverse telefonate da marescialli che parlano dialetti incomprensibili, ma non puo' perche' quando il dovere chiama...
Naturalmente si risale anche all'ip da cui avvengono le connessioni sui protocolli pop3/imap/smtp. Con questo ip, se occorre, cioe se le intercettazioni non portano nulla di buono e se il gestore della posta non ha dati anagrafici completi o rilevanti, possono richiedere al fornitore di connettivita' i dati.
Se le connessioni avvengono da reti aziendali - vanno a tormentare l'admin della rete in questione.
E cosi' via. Ma di regola basta il primo passaggio, in 3 mesi di mail, l'utonto medio sputtana 10 volte dettagli sulla sua vita
ps: naturalmente mi riferisco ai casi quando il provider e' italiano, per quanto riguarda quelli esteri non so cosa succede.


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