Originariamente inviato da JackBabylon
Mettiamo che non abbia mensionato minimamente i lavori (c'è solo una clausola che prevede, in caso di esproprio, il non adeguamento del canone di affitto) nel contratto.
Ecco questa è la cosa che dovresti approfondire. Che dice, che non dice? Qual'è il patimento causato dall'esproprio?

Occhio perchè la clausola (poverina) ha tutta la sua dignità. E' vero che certe clausole non vengono tenute in considerazione da un eventuale giudice e si possono considerare "emendate" dal contratto che per il resto rimane valido, ma non conideriamole robetta...

Se il locatario ha accettato questa clausola che esplicitava la possibilità di una ridotta visibilità o comunque la mancanza di una qualità che effettivamente poi viene a mancare, perchè mai dovrebbe esser nullo il contratto? Ci si adegua secondo la previsione prevista ed accettata.

Non vedo che la signora possa aver avuto un obbligo di "menzionare i lavori" (cosa significa?) o far vedere le carte dell'esproprio in itinere: se ha messo la previsione nel contratto è stata sufficientemente chiara