Innanzitutto grazie per la risposta.
In documento di Seagate del 2008 che ho trovato in rete si dice che non c'è molta differenza in termini di sicurezza tra una chiave a 128 e una a 256 bit.
L'esempio, basato su dati e studi in merito, (NIST ecc ) era questo :
BRUTE FORCE DI UNA CHIAVE A 128 BIT
"Se ogni abitante della Terra possedesse 10 computer, ci fossero 7 miliardi di persone e ciascuno di questi computer fosse in grado di elaborare 1 miliardo di operazioni al secondo e fosse in media possibilie individuare una chiave al 50% dei tentativi, tutta la popolazione terreste ci metterebbe 77.000.000.000.000.000.000.000.000 anni "
Inoltre nel documento c'era anche questa tabella :
Quindi, nel 2008, si assumeva che anche un agenzia di intelligence con 300 milioni di dollari di budget avesse serie difficoltà a forzare una chiave con piu' di 88 bit.
Secondo la legge per cui ogni 18 mesi si dovrebbe rafforzare una chiave di 1 bit per pareggiare l'aumento di potenza delle CPU, oggi questi 88 bit diventano 91.
Detto questo, e tornando alla nostra password, è ragionevole pensare che oggi (2011) una cifratura con password di complessità dai 100 bit in su che genera una chiave da 256 bit (vedi AES) sia praticamente inviolabile a livello di brute force da chiunque, enti governativi compresi ?


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