Credo che la chiave sia: "nessuno ricordava, ma quello che li interrogava _era un sapiente_". Quindi l'anello non c'entra, se il sapiente ha potuto stabilire con certezza, significa che sapeva cosa ha detto Perviz (senza pero' sapere se era vero o falso).Originariamente inviato da Nuvolari2
punto II.
Ipotizziamo che siano della famiglia della religione degli ONESTI.
Se Bahman dice che almeno uno dei due è sposato, e Parviz avesse detto di esserlo, significherebbe che Bahman potrebbe esserlo o non esserlo. Oppure se Parviz avesse detto di non essere sposato, significherebbe che Bahman è sposato e appunto Parviz - come da sua stessa dichiarazione - no. Manca l'informazione di che ha detto Parviz, per stabilire chi dei due sia sposato e chi no.
Se fossero ONESTI, quindi il sapiente deve aver visto qualche foto incorniciata o qualche anello al dito per aver capito chi è sposato e chi no![]()
Se ipotizziamo che siano della famiglia della religione dei DISONESTI è invece molto più semplice: senza dubbio nessuno dei due è sposato visto che Bahman ha detto che ALMENO uno dei due lo è, e quindi se dice il falso significa che non lo è nessuno.
Quindi da qui non rimane che scartare le configurazioni con contraddizioni o con presenza di alternative.
Le configurazioni sono queste:
- Se Perviz ha detto di essere sposato: Il sapiente non avrebbe saputo che pesci pigliare, perche' non ci sono contraddizioni in questa affermazione ne quando la si pensa vera ne quando la si pensa falsa, quindi abbiamo 2 alternative, niente certezze. Scartiamo.
- Se Perviz ha detto di non essere sposato e ha mentito: va in contraddizione con il fratello. Scartiamo.
- Se Perviz ha detto di non essere sposato e ha detto la verita': siamo a posto![]()