Essendo del settore, anche se come "fratello minore" visto che la stampa digitale non è poi paragonabile alla stampa tipografica, posso dire la mia. Ci sono tanti grafici che non sanno lavorare. O per meglio dire, ti sanno fare il file pdf (a volte nemmeno quello) ma non considerano il fatto che in digitale non si stampa senza margini, che il bianco nella stampa digitale non si stampa (ergo se vuoi fare la bandiera dell'italia su un cartoncino azzurro hai qualche problema), che se vuoi stampare pieghevoli il cartoncino 300 grammi non è che sia proprio la soluzione migliore etc. etc. E sto parlando di studi grafici che lavorano con il Comune o che hanno appalti con la Regione e la Provincia, non cagatine che fanno il menù al ristorante (per quelli basto io - due volte ci hanno portato i menù dei supposti grafici e oltre ad essere brutti esteticamente erano pure pieni di errori di battitura). Per cui ok il freelance, ma se non sai come funziona la stampa nelle sue varie tipologie al 70% bisognerà che chi stampa provveda a perdere tempo per sistemare le cose.
Negli anni ho provato molto piacere nel vedere l'interesse degli studenti dell'Accademia Italiana che con molta umiltà vengono a fare domande sui tipi di stampa, supporti, inchiostri usati, tipi di finitura.
Infine, per concludere, anche io che sono un "addetto alla stampa digitale complessa" ho ancora delle difficoltà con i profili colore del plotter ad esempio, e ci lavoro ogni giorno. Per cui non vedo sbagliata l'integrazione tra grafico e azienda che ha le macchine per stampare.