Originariamente inviato da Nuvolari2
sì, ma il discorso è un altro. Mettiamo che lavori presso una tipografia: la vostra azienda cambia i macchinari e offre prodotti di qualità a prezzi di mercato. Perfetto. Ma non si sognerebbe mai di vendere che so, 1.000 brochure prefessionali in carta da 300 gr, al prezzo di chi le stampa a casa con il computer... Perchè avete i costi della carta di qualità, dei macchinari, etc... mentre il ragazzino a casa usa la carta da lettere e la getto d'inchiostro...
Lavoro in copisteria, e costano meno 1000 brochure professionali in carta 300 gr di 1000 stampe fatte con una stampante casalinga. Il macchinario costa di più, ma lo si ammortizza con le vendite, è ovvio che se punto a vendere le 1000 stampe e basta sono fritto, ma se lavoro nell'ordine delle 5.000 stampe colore/mese ho già ammortizzato i costi di gestione della macchina, carta, tasse e quant'altro. Poi devo fornire altri servizi, altrimenti non si coprono i costi generali di gestione. Il segreto è spalmare i ricavi in più tipologie di servizio anche perché i flussi di lavoro sono simili al moto ondoso, un giorno vogliono stampare tutti i poster 50x70, il giorno dopo tutti a fare le copie b/n dei documenti, il giorno dopo biglietti da visita, sembra che si mettano d'accordo. Ma sto divagando.
Tornando a parlare dei prosciutti per me li possono vendere anche a 70 euro il chilo, mangio gli altri, mica sono obbligato a mangiare il prosciutto di parma solo perché ha più spot pubblicitari in tv (ecco, calasse quelli magari costerebbe meno?). E' come comprare le scarpe normali fatte da una ditta normale o comprarle firmate prada. Io le compro normali, perché quelle di prada non me le posso permettere, anche se saranno più resistenti belle italiane certificate etc.