@Giorgiogio48: come già detto, dipende dall'organizzazione interna dell'azienda. Ciascuna azienda ha i propri bisogni. Il codice cliente raramente è alfanumerico, ma ti assicuro che esistono dei sistemi (molto vecchi, ma ancora in uso) in cui lo stesso archivio usato per la memorizzazione dei dati dei clienti, viene usato per la memorizzazione dei fornitori. Basta aggiungere al codice (numerico) una "F" per fornitore o "C" per cliente. Ecco che un ID autoincrementante non è più valido.
@franzauker: tutto giusto, ma garantisco che non ho mai (e sottolineo MAI) trovato un'azienda che non abbia adottato un sistema di codifica dei prodotti usando direttamente la descrizione (specialmente in ambienti in cui viene usato SAP, e sono tantissimi). Vuoi per esigenze interne, vuoi per la burocrazia (il codice prodotto è necessario per una corretta gestione dell'inventario di magazzino, soprattutto quando si parla di magazzino fiscale), vuoi per la stampa di un catalogo per i clienti (credimi: non conosco 1 solo cliente che per l'inserimento dei prodotti in un ordine abbia la pazienza di indicare la descrizione, quando con il codice ci si impiega davvero pochissimo), vuoi per tante altre cose. Non confondiamo la ricerca di un prodotto con l'inserimento del codice nella riga ordine di un DB... è chiaro che la ricerca avviene tramite la descrizione (ma nemmeno tanto spesso: oggi si tende a ragionare per categorie), ma l'azienda ha sempre bisogno di un sistema di codifica che sia al contempo facile da leggere e non troppo lungo.
Per quanto riguarda il magazziniere, oggi ha anche a disposizione un bel PDT che legge i codici a barre... ma anche questi sono spesso codici alfanumerici.
Ciao.![]()



Rispondi quotando