"Gentili signori,la presente solo per rendervi noto di come sono stato accolto al seggio dopo aver manifestato la mia intenzione di restituire le schede e di mettere a verbale la questione con relativa motivazione.
Innanzitutto, il presidente di seggio,dopo aver presentato documento e tessera elettorale, non voleva effettuare la vidimazione e il timbro su tessera non prima di aver preso le schede ed essere entrato in cabina;cosa che io non ho fatto.Esposta la mia intenzione di restituire le schede e di voler mettere tutto a verbale mi ha tirato fuori una circolare dove si diceva che nel caso in questione le schede sarebbero state ritenute nulle.Posto che il presidente mi ha precisato che la circolare era ” PROPRIO NEL CASO IN CUI SI SAREBBERO PRESENTATE PERSONE COME ME AL SEGGIO CHE HANNO TEMPO DA PERDERE E DA FAR PERDERE AGLI ALTRI !!!”,ho restituito le schede e il presidente mi ha precisato che ” MICA TUTTI POTEVANO ANDARE LI E DIRE LA PROPRIA A RIGUARDO E METTERLA A A VERBALE!!”.
Intanto il segretario mi invitava ad andarmene perchè avevo disturbato abbastanza. A questo punto ho citato il famoso Art. 104, comma 5, del Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 e successive modifiche:
Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
E’ partita la ricerca del presidente di seggio dell’articolo menzionato. Intanto gli animi si scaldavano e fuori dall’aula dove si votava venivo definito un povero matto dalle uniche tre persone che erano in coda per
compilare la loro ” bella schedina ”;testimone mia moglie che aspettava fuori.Trovato l’articolo la presidente di seggio mi ha contestato il fatto che potevo soltanto apporre sul verbale solo lamentele inerenti al non corretto svolgersi dell’evento elettorale;insomma solo se avevo riscontrato imprecisazioni durante il mio voto.Le ho detto che questa era una sua interpretazione dell’articolo puramente soggettiva,e che io avevo diritto a
precisare sul verbale la mia intenzione a non accettare le schede perchè non mi sentivo rappresentato dai partiti presenti sulle schede.Lei mi ha risposto:” Ma perchè non ha votato scheda bianca? ”.Dopo venti minuti sono riuscito a far scrivere il tutto a verbale,mentre il segretario continuava ad inveire contro di me e l’ufficiale di polizia stava fuori dall’aula,non convocato dalla presidente di seggio,che dopo aver letto l’agognato articolo forse si è un po’ intimidita, e dopo aver compilato il verbale mi ha detto:”VADA VIA E NON SI FACCIA PIU’VEDERE”. Questo è il clima in cui mi sono recato ad esprimere la mia opinione in un paese dove pare, ci sia la democrazia e non un regime ! Sono indignato e mi sento impotente di fronte a situazioni di questo genere.Sicuramente fossi entrato in una banca con delle granate appese addosso,sarei stato accolto con meno disprezzo e avversione.
Cordiali saluti da un non elettore."
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