Ripeto per la centesima volta (ogni elezione) cosa avviene in questi casi, e come mi comporto io che faccio il presidente di seggio da dieci anni.

Iniziamo a sgombrare il campo da quivoci. La legge consente all'elettore di far verbalizzare proteste o reclami che riguardino le operazioni di voto nel seggio. Se l'elettore ritiene che ci siano delle irregolarità in corso, che qualcuno nel seggio stia facendo qualcosa di strano, ha pieno diritto a far verbalizzare tutto.
Il non sentirsi rappresentato da Tizio o da Caio, invece, non riguarda evidentemente le operazioni di voto nel seggio, non riguarda nulla che sia nella disponibilità del presidente di seggio, e non può essere verbalizzato perchè non ha alcun rilievo giuridico e non ha interesse per nessuno. Chi non si sente rappresentato sta a casa, vota bianco, vota nullo, ma non può pretendere alcuna verbalizzazione.

Quindi quando si presenta qualcuno con questa pretesa, norme alla mano, la prima volta lo spiego. Se ancora insiste, invece verbalizzo. Verbalizzo le sue generalità e la denuncia per intralcio alle operazioni di voto, norma che prevede, in caso di ulteriore insistenza, l'arresto.