esatto... per questo e' prevista (ripeto, da freelance, da dipendente e' piu' delicata la cosa) la firma sull'elaborato.

in questo modo, anche pubblicandolo sul proprio portfolio dopo 6 mesi, la paternita' era gia' chiarita fin dal principio.

da dipendente il discorso della firma non vale, perche' sei dipendente dell'azienda, e quindi il lavoro e' firmato dall'azienda ovviamente, resta il fatto che, anche da dipendente, hai pieno diritto di inserire i lavori fatti per l'azienda (e i suoi clienti) nel tuo portfolio... per completezza e correttezza c'e' da citare l'azienda per cui li hai fatti, oltre che al cliente (tipo: flyer realizzato in "nome agenzia" per conto "nome cliente"), ma non e' obbligatorio.

questo per cio' che riguarda la "legge"... poi sappiamo benissimo che in italia se non ti metti a 90° rischi di volare fuori senza paracadute... quindi da dipendente la questione e' piu' politica che non legale.
e' ovvio che se oggi lavori su qualcosa che il cliente finale presentera' tra 6 mesi, non puoi pubblicarlo sul tuo portfolio, ma dopo l'uscita pubblica, non c'e' verso che ti si possa vietare di inserirlo tra i tuoi lavori.
anche perche', mi spieghi cosa potrebbe mostrare un'aspirante dipendente se non potesse inserire i lavori fatti nel suo portfolio?