semplicemente sono una discriminazione per legge, che a sua volta sconfessa gli articoli costituzionali che fanno riferimento all'uguaglianza.

ma solo in italia puo' uscire una legge in evidente contrasto costituzionale, ma non solo, che discrimina a questo punto per legge tra uomini e donne.

l'uguaglianza imposta non e' altro che una discriminazione mascherata.

tu ed io siamo uguali, se tu hai le capacita' di stare in una dirigenza, ed io no, non importa chi di noi porta la gonna.
se invece una legge impone che, non importa con quali capacita' o competenze, un certo numero di posti debba essere riservato a te che hai la gonna, io ho il sacrosanto diritto di sentirmi discriminato (e viceversa eh... ovviamente).

ripeto, e' gravissimo, ed avvilente nei confronti delle donne, perche' vuol anche dire che da sole non sono in grado di arrivare da nessuna parte, senza l'aiutino della legge (e' un'iperbole, ma pensateci, vuol dire esattamente questo).

a quando le quote degli extracomunitari tra i dipendenti? sai, per favorirne l'inserimento... con buona pace degli italiani a spasso...