Dipende.
Se il sito è hostato in Italia, facilmente chiederanno direttamente all'hoster di rimuovere il contenuto incriminato, e l'esperienza insegna che per non avere rogne gli hoster tendono ad eseguire senza colpo ferire. In questo caso non c'è DNS che tenga, il contenuto non c'è proprio più sul server.
Un discorso analogo si applica a siti che ospitano contenuti degli utenti e che sono soggetti in qualche modo alla legge italiana (YouTube, forum di siti italiani, ...)
Per i siti non soggetti alla giurisdizione italiana il discorso è differente: dato che l'Agcom non ha alcun potere all'estero, probabilmente chiederanno agli ISP di bloccare in qualche modo la connessione al sito incriminato; in genere questo avviene mettendo in blacklist il record DNS del sito incriminato sui server DNS dei provider italiani. In questo caso l'accesso è ancora possibile usando altri DNS o usando direttamente l'IP del server. Se invece viene invece bloccato l'IP del server (cosa che ha lo svantaggio di bloccare anche tutti gli altri siti hostati su di esso) il blocco è comunque aggirabile con un proxy estero.