Originariamente inviato da Linkato
Ho letto da qualche parte che fanno riferimento al "Direttiva CE 2005/60/CE a 2007//70/CE - Decreto Legislativo 22 giugno 2007 n. 299 - Decreto Legislativo 21novembre 2007 n. 231"

Ma leggendolo in realtà c'è solo scritto che c'è una multa pesante per chi non identifica il creditore (in questo caso). Non si parla di doppi documenti... ed oltretutto la banca stessa dice che questa procedura la applica solo sopra i 750 euro...

Non credo che i carabinieri non interverrebbero, l'assegno DEVE essere immediatamente esigibile (se ci sono i fondi, ovviamente...)
No, per niente.

Ci sono 1000 motivi per i quali può essere legittimamente NON cambiato.

Riguardo all'identificazione, si ricade nelle norme antiriciclaggio ed antiterrorismo, ogni singola operazione deve essere tracciabile, e quelle in contanti sono le più delicate per ovvie ragioni.
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Non ha senso, in questi casi, "prendere di punta" il cassiere, il quale è un impiegato che deve accertarsi dell'identità.
Se si sbaglia, e l'assegno viene pagato a tizio anzichè a caio, rischia di dover tirare fuori i soldi lui, di tasca.
rischia anche sanzioni amministrative per aver violato la legge.

Ecco perchè è sempre cosa buona e giusta andare con due documenti con foto (e magari pure la mitica tessera sanitaria, che funge da codice fiscale).

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Se il cassiere, legittimamente, si rifiuta, conviene chiedere del direttore della filiale, suggerendogli di telefonare direttamente al cliente che ha emesso l'assegno [il numero ce l'hanno SEMPRE, è un obbligo]

Se si rifiuta pure lui... piano B come sopra descritto