Originariamente inviato da Nuvolari2
Se un'azienda italiana dicesse: "qui assumiamo solo italiani" si beccherebbe del razzista come minimo, e probabilmente pure qualche denuncia.

Lo fa un'azienda cinese e c'é pure qualcuno che lo trova giusto: allora meritiamo di affogara nella nostra decadenza.

Ps. Per altro assumere ponendo limitazioni di sesso, razza, etc. è vietato. Ma se lo fa una ditta a gestione straniera evidentemente va bene.
Come pure non rispettare neppure le più elementari norme di sicurezza e diritti sul lavoro: quando viene pescata l'azienda italiana (giustamente) le si fa un mazzo tanto. Sui laboratori cinesi nel cuore di Milano o nella ridente provincia con 40 operai in 20 mq che lavorano sottopagati (per 15 ore al giorno) e dormono alla stessa scrivania invece nessuno dice nulla e nessuno muove un dito.

C'era una interessante puntata di report su quel ramo d'industria che produce divani in Italia... Devastato da committenti senza scrupoli e da laboratori cinesi da mani nei capelli. Con aziende serie e rispettose della legge costrette a chiudere per quella che è, di fatto, concorrenza sleale.

Ma va bene così, i razzisti siamo noi quando proviamo a difendere il made in Italy mentre sono furbi e meritevoli gli altri quando decidono di violare la legge e di condurre selezioni sulle assunzioni su basi etniche o di nazionalità.
Quoto tutto soprattutto il grassetto, come vedi nuvo anche quì c'è gente che lo trova giusto, che poi è la stessa gente che è iscritta ad un sindacato e che và in piazza a difendere il posto di lavoro.
Ma dov'era questa gente quando (1 esempio su tutti) nel pratese in toscana i cinesi hanno fatto fatto chiudere centinaia di concerie di pellami che si tramandavano da generazioni con qualità a 5 stelle, hanno chiuso per concorrenza sleale da parte dei cinesi.

Mrcocò, Nk dove eravate?