premesso che io l'avrei tenuta in carcere per l'intero periodo previsto originariamente dalla pena comminatagli, non ci vedo nulla di male nel fatto che da persona tecnicamente libera (intesa nel senso di libera di fare le sue scelta, non in termini di mobilità) possa andare a lavorare dove vuole. E se il locale si riempirà grazie alla sua presenza vorrà dire che per una volta si guadagnerà i soldi onestamente, nonostante glie li diano sempre i soliti allocchiOriginariamente inviato da NonCeLaFaccio+
http://www.borsaitaliana.it/borsa/no...?newsId=315672
Non avrebbero fatto meglio a farla lavorare da qualche altra parte, magari per il comune?
In questo modo ci saranno persone che andranno a mangiare in quel ristorante solo per vederla e così daranno altri soldi a quella famiglia.
Che senso ha una scelta del genere?
Non ha mica subìto una pena a restare povera ed emarginata per tutta la vita...![]()
Sì è fatta la sua galera, sta scontando il resto della pena in libertà vigilata (semmai è su quello che avrei qualcosa da dire, visto che come al solito fra sconti, indulti, etc. su 11 anni è già tanto se ne farà la metà...), quindi non vedo perchè non potrebbe andare a lavorare da suo zio, nipote, cognato, genero, nonno...


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