Originariamente inviato da lnessuno
In realtà la cosa è abbastanza semplice, ma può anche darsi che non ho capito una mazza io quindi prendila comunque con le pinze

I nostri parassiti della società finora prendevano un vitalizio esagerato già dopo un periodo in parlamento per cui un comune mortale maturerebbe a stento un pacchetto di noccioline di tfr, calcolato non su base contributiva (cioè in base a quanto hanno effettivamente versato) ma su base retributiva (cioè in base a quanto avevano preso nelle ultime retribuzioni).

Per dare un taglio a questa presa in giro nazionale si è deciso che anche i parassiti della società che siedono in parlamento dovranno passare al contributivo (cosa sacrosanta) ma è stato giustamente deciso che questo avverrà solo a partire dalla prossima legislatura. Questo significa che i primi effetti si vedranno solo dal 2018 (cioè quando avranno maturato il diritto al vitalizio). Naturalmente qualcuno per amore della patria si è già dimesso per poter avere ancora il vitalizio più corposo.


Un altro discorso è quello dello stipendio, che Monti ha provato ad abbassare ma i nostri beniamini hanno subito protestato perchè il loro stipendio non è affar del PdC, se lo gestiscono da soli. Così hanno fatto una commissione per decidere quali paesi europei sono da prendere in considerazione per valutare come equiparare il proprio stipendio alla media europea, ed hanno optato per i 6 paesi in cui gli stipendi dei parlamentari sono i più alti. Poi hanno fatto finta di non considerare che da noi ci sono indennità ed altri spiacevoli effetti collaterali, così si vocifera che il taglio degli stipendi alla fine sarà un ulteriore aumento, perchè effettivamente lo stipendio base di un politico italiano (che è al netto delle indennità) è più basso di quello di un politico di altri paesi (che invece comprende già molte indennità).


Pressappoco la situazione è questa, al netto di errori/omissioni/capitouncazzo
se fosse così...siamo in buone mani