Originariamente inviato da fra7576
pare un'articolo di 10 anni fa, quando dilagava il terrore del trusted computing....
Il trusted computing non si è diffuso tanto sui PC (dove avrebbe fatto scalpore e soprattutto avrebbe posto limitazioni inaccettabili), quanto silenziosamente sui sistemi embedded, dove il limitare l'impiego esclusivamente a ciò che il produttore ha stabilito viene sentito come accettabile.
iPhone e Android vengono venduti all'utente senza fornire l'accesso come root; i Blu Ray usano sistemi anticopia sempre più assurdi (con BD+ viene eseguito del codice contenuto nel disco, che verifica se l'ambiente "gli piace", e se non gli piace non decritta i contenuti); le connessioni audio/video analogiche spariscono sostituite da connessioni digitali su cui passano dati cifrati (HDMI con HDCP), interpretabili solo da altri "trusted devices". Che ci piaccia o no il trusted computing effettivamente esiste ed è sempre più diffuso.