fai confusione fra spese onorari e competenze, oltre ai compensi extragiudiziali che neanche menzioni.Originariamente inviato da lanciafiamme
Per gli avvocati è banale "asciugare" il nero sul contenzioso: ogni singola causa è registrata, ed è immediato avere l'elenco di tutti i procedimenti.
Basterebbe obbligare gli avvocati a inserire il numero della fattura, col relativo importo, corrispondente magari alle spese liquidate nella sentenza.
Ma è una cosa troppo intelligente per i professssoroniiii
Una causa dura in media 10 anni, la sentenza esce dopo circa 2/3 anni dall'ultima udienza in cui il giudice rimette la causa in decisione.
In questo arco di tempo l'avvocato percepisce compensi scaglionati nel tempo in base all'attività svolta sino a quel momento. Quindi, semmai, per una causa ci sarebbero 3/4 fatture che vanno a ricadere su diversi esercizi fiscali a volte neanche consecutivi (conta che oggi a Roma rinviano le udienze di tribunale a ottobre 2015).
La sentenza poi non sempre statuisce sulle spese, e quando lo fa di certo non mette l'ammontare del compenso professionale la cui determinazione è affidata all'avvocato (una volta in base alle tabelle adesso liberamente previo preventivo). Quello che indica la sentenza è invece la c.d. sorte, ovvero la quantificazione economica del risarcimento o dell'indennizzo da conferire alla parte vincitrice.
Da avvocato apprezzo gli stimoli alla concorrenza e la riduzione del tirocinio. Non partecipero' all'astensione di febbraio che trovo ridicola sotto molti punti di vista.
Trovo poi giusto che venga fatto un preventivo anche se non nascondo una certa difficoltà a prevedere tutti gli sviluppi di un contenzioso che si sviluppa su un arco di tempo così grande e, di conseguenza, a fare un preventivo esatto al quale attenermi al centesimo.