a quanto si apprende dall'articolo non si tratta di evasione fiscale.
In pratica è nato un contenzioso in cui Laurenti riteneva che certi importi non fossero dovuti, mentre lo Stato sì. Sulla base delle solite leggine italiane interpretabili in 100 modi diversi, con 1.000 distinguo, è molto facile che chi si trova a lavorare in partita iva si imbatta in situazioni dubbie dove è realmente difficile capire realmente quale sia la cosa corretta da fare e se realmente una interpretazione legittima per certi casi della legge, possa essere legittima anche nel caso personale di specie.
Non ci vedo un grande scandalo, se non il solito groviglio burocratico legale col quale qualsiasi cittadino italiano che decide di intraprendere la libera professione deve confrontarsi.
Ah, come dicevo nel primo post... a volte val la pena darla vinta da subito e pagare. Come dimostra questo caso, dove per tener duro e provare a dimostrare le proprie ragioni, si rischia di finire a dover pagare molto più del dovuto.