Mail e sms sono fonti di prova, quindi non si prescrivono, e sono soggette al prudente apprezzamento del giudice (diversamente da altri documenti)
Il loro utilizzo va attentamente valutato però, perchè oltre alla Costituzione che garantisce la riservatezza della corrispondenza, ci sono anche gli specifici reati informatici che possono essere contestati (accesso abusivo, violazione comunicazioni informatiche, e quant'altro lì attorno)
La giurisprudenza insomma ci va con i piedi di piombo e, forse paradossalmente, è più accettato il pedinamento e la prova fotografica di un tradimento, che non l'acquisire il dato dall'account del coniuge