Piuttosto TU che proponi per risolvere i poblemi dell'Italia? Credi che se esiliassimo quella manciata di bagasce dal Paese e condannassimo a morte Berlusconi all'improvviso ci ritroveremmo fuori dalla crisi, con lavoro in abbondanza per tutti e pure ben pagato, cervelli convergenti verso l'Italia da tutto il mondo, industria italiana galoppante e aziende straniere e ressa di aziende straniere pronte a investire nel nostro Paese?
No di certo!
E allora che risolvi? Focalizziamoci sui VERI problemi e sulle VERE emergenze dell'Italia.
Vogliamo attirare investimenti stranieri e/o mantenere in Italia gli impianti produttivi? Allora il governo deve favorire il libero mercato eliminando lobby e corporazioni. E deve essere capace di prendere decisioni impopolari in certi casi invece di essere ostaggio di logiche politiche garantiste che sono l'anticamera dell'assistenzialismo sfrenato. Ci vuole il libero mercato, meno burocrazie, meno barriere all'ingresso di ogni settore.
Ci vuole flessibilità dal punto di vista del lavoratore. Flessibilità nel senso che il posto fisso non deve essere garantito, ma uno deve meritarselo giorno per giorno. E nel contempo ci vuole anche rigidità nell'altro rovescio della medaglia, nel senso che bisogna eliminare tutti quei contratti fuffa, cooperazioni e fare in modo che lo stage venga effettivamente utilizzato per formare e introdurre al mondo del lavoro, invece che per sfruttare prettamente della manodopera gratuita. Insomma: incentivare le aziende a impegnarsi coi propri dipendenti. Ma non farne un matrimonio inscindibile!
Ci vogliono investimenti nella ricerca, in modo da avere strutture all'avanguardie, ricercatori che non muoiono di fame e un continuo sviluppo di nuove tecnologie all'interno di aziende ITALIANE, non STRANIERE.
Serve una cultura per cui invece di avere 100 PMI che producono pressochè la stessa cosa si possa avere solo un ridotto numero di aziende ma di livello globale.
Serve una cultura in cui l'azienda non assuma più per conoscenze ma per canali formali e meritocratici.
Serve una riforma delle università! Basta con sedi distaccate in ogni dove e università di paesotti di 30.000 abitanti a dir tanto, con relativa dispersione di risorse. Servono grandi poli universitari di prestigio che sappiano effettivamente formare una persona in maniera distintiva a livello internazionale!
Basta con gli sprechi della pubblica amministrazione. Bisogna tagliare le spese, ma come fai a tagliare le spese se gran parte di queste rappresentano migliaia e migliaia di persone assunte in qualsiasi ente pubblico possibile e immaginabile solo per racimolare voti?
Meno spesa pubblica significa avere più soldi per politiche sociali, per investire sul territorio per abbassare le tasse e fondamentalmente per attivare quel circolo virtuoso che invece di MANGIARE RICCHEZZA la GENERA.
Ora, da quanti decenni è che lo Stato italiano non governa in questa direzione? Da ben prima dell'avvento di Berlusconi, il quale si è solo prestato al medesimo gioco... Ha solo contribuito allo sfascio! E di tutto il suo contributo allo sfascio, nell'ultimo anno QUANTA attenzione si è data alle PUTTANE e quanta alle VERE cause?
PS: mo' basta però... Purtroppo da queste parti se non ti accodi ciecamente al riconoscimento di ogni male nel mondo in una sola persona è solito essere sommersi di critiche e derisi. A sto giro non mi presto più al giochetto...
Cerco solo di riportare l'attenzione su tematiche più concrete e più URGENTI!
Giusto per dirne una: della nuova Tangentopoli che sta venendo fuori in Lombardia (e non solo) ci sarebbe molto di più da parlare che di questo...
PS: ho commesso un mare di strafalcioni nella battitura (e non ho voglia di andare a correggerli), lo so... Che vi devo dire: è un periodo storto sotto questo punto di vista...![]()




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