ma soprattutto, siamo sicuri che un giorno non si arrivi all'assurdita' di trovare qualcuno disposto a farsi amputare le gambe per poter utilizzare le protesi per tentare di raggiungere fama e gloria?Originariamente inviato da Nuvolari2
Io posso anche credere che ieri e forse anche oggi le protesi non apportino vantaggi. Ma sarebbe da capire come è possibile stabilirlo scientificamente, a priori. In queste questioni di meccanica e dinamica del corpo umano non è così facile stabilire certe cose.
E poi resta un precedente. Domani o dopodomani chi potrà opporsi alla partecipazione di un atleta con protesi, dopo che queste avranno inevitabilmente fatto passi avanti? E quando il confine fra vantaggio e svantaggio sarà assottigliato sempre più come si farà a capire se e come la tal protesi apporti un vantaggio? E il giorno che un atleta disabile dovesse vincere la medaglia d'oro nella corsa con gambe che non sono totalmente sue, chi e come potrà dimostrare che effettivamente la protesi tecnologica non sia stata determinante nello strappare quel centesimo di secondo che può valere l'oro o un record del mondo?
Il precedente è "pericoloso"... Oggi può essere chiaro (anche se non si capisce in base a quali motivazioni tecniche) il fatto che le protesi non offrono specifici vantaggi, ma un domani?
trovo molto pericoloso sottovalutare la potenziale frustrazione delle persone.


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