Se non erro il ministro della salute dell'epoca era Rosy Bindi.

E ricordo benissimo tutte le polemiche attorno alla sperimentazione che ancor prima di iniziare fu contestata dallo stesso Di Bella sostenendo che il protocollo della sperimentazione era DIVERSO da quello indicato dai suoi studi.

L'unica cosa certa è che la sperimentazione avvenne, stranamente, proprio secondo un protocollo diverso da quello indicato dal medico ideatore della terapia e che infatti fu subito contestato proprio dallo stesso Di Bella (per altro escluso, se non ricordo male, non solo dalla sperimentazione, ma anche dal pool che avrebbe dovuto indicare le linee guida della sperimentazione stessa). I perchè e percome non li conosco. E forse non li conosce davvero nessuno (con un piccolo sforzo di fantasia si possono però intuire...). Ma ricordo che all'epoca se ne parlò molto.

Le cose strane attorno a quella faccenda sono diverse: oltre al protocollo differente in fase di sperimentazione ufficiale, è molto strano che nessuno riuscì invece mai a contestare le svariate decine e decine di casi di pazienti del dottor Di Bella che effettivamente guarirono (ben oltre le percentuali di un ipotetico placebo). Ciò non fu mai messo in dubbio.
E ancora successivamente, il figlio, ha continuato ad applicare la cura con successo senza che nessun altro se ne sia mai occupato (nè per dargli contro in modo definitivo, nè per spingere ad una nuova sperimentazione più rigorosa, visti i continui successi).

Naturalmente non rappresenta la panacea di tutti i tumori, nè i Di Bella l'hanno mai spacciata per tale.

Il caso è controverso, ma certe circostanze sono davvero molto, molto strane.

Non mi stupisce affatto, leggere a distanza di anni, nuove conferme circa la validità di quella cura. Vedi mai che qualcosa torni a muoversi...