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Discussione: portfolio on-line

  1. #1

    portfolio on-line

    Ciao a tutti,
    non so se questa è la sezione giusta in cui inserire la mia domanda, ad ogni modo...
    Volevo sapere se nel portfolio presente sul mio sito web, posso inserire i lavori fatti per conto dell'agenzia presso cui lavoro come dipendente (grafico creativo per aziende artigiane) e non come freelance, ovviamente inserendo una dicitura tipo "realizzato per conto dell'agenzia xxx".
    Il mio titolare sostiene infatti che "per legge" non si può fare, perchè il lavoro è dell'agenzia e non di chi lo realizza.
    Allora mi chiedo: se per 10 anni lavoro solo per una determinata agenzia, e poi vengo licenziata o mi dimetto, nel mio portfolio non posso inserire alcun lavoro? cioè risulta che per 10 anni non ho fatto niente?
    Tra l'altro nell'agenzia per cui lavoro sono l'unica dipendente, e di conseguenza io sviluppo un progetto dall'idea alla preparazione degli esecutivi di stampa.
    Spero che qualcuno possa rispondermi...grazie in anticipo! (^_^)

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Kavaweb
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    Non credo sia possibile e in ogni caso se io fossi il titolare non lo permetterei, se non tramite accordo...
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  3. #3
    Utente di HTML.it
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    E mettere sul tuo sito il collegamento al sito della tua agenzia? Se loro hanno un sito saranno presenti anche i tuoi lavori no?

  4. #4
    @ Elliver
    E se l'agenzia in questione non ha un sito?
    e se in questo sito i lavori sono presentati male? Oppure se sul sito sono pubblicati lavori realizzati nel periodo precedente alla mia assunzione (quindi fatti da qualcun'altro)?

    @ Kavaweb
    Ma c'è qualche norma scritta nel contratto nazionale che vieta al grafico di pubblicare sul proprio portfolio on line i lavori svolti per l'agenzia che lo ha assunto?

  5. #5
    Utente di HTML.it
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    Allora forse conviene che ti crei un portfolio non online, da allegare alle mail quando invii il tuo cv alle aziende. Ti direi di portare ai colloqui materiale fotografico o cartaceo, ma so che ormai è una cosa che non si usa più. Invece un pdf con un tot di lavori a tua scelta dovrebbe andare bene credo.

  6. #6
    Moderatrice di Grafica, Cerco e offro lavoro L'avatar di Myaku
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    Originariamente inviato da Elisa Terrizzi
    @ Kavaweb
    Ma c'è qualche norma scritta nel contratto nazionale che vieta al grafico di pubblicare sul proprio portfolio on line i lavori svolti per l'agenzia che lo ha assunto?
    qui mi sa che il ccnl c'entra relativamente poco.
    Il discorso è che la paternità intellettuale è tua, ma tutti i diritti di sfruttamento economico sono del tuo datore.
    Il problema secondo me nasce dal fatto che se è vero che da una parte "il diritto morale di essere riconosciuto autore dell’opera è inalienabile, irrinunciabile ed imprescrittibile", è anche vero che pubblicando il lavoro online tu 1. ne trai un tuo vantaggio economico indiretto (es. per trovare nuovi lavori, nuovi clienti) e questo può non andare bene a chi ha la titolarità dei diritti di sfruttamento economico, ovvero al tuo datore 2. potresti violare eventuali accordi tra datore e cliente finale (metti caso che tra di loro ci sono degli accordi di riservatezza, ad esempio)

    ... io per non rischiare non pubblicherei nulla se prima non ho avuto esplicita liberatoria scritta, ma ovviamente questa è una mia opinione.

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di Kavaweb
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    Originariamente inviato da Elisa Terrizzi
    @ Kavaweb
    Ma c'è qualche norma scritta nel contratto nazionale che vieta al grafico di pubblicare sul proprio portfolio on line i lavori svolti per l'agenzia che lo ha assunto?
    Seguirei ciò che ha detto Myaku...
    Mettiti nei panni del datore di lavoro, personalmente non permetterei che un dipendente sfrutti i lavori che ho procacciato per farsi pubblicità.
    La proprietà intellettuale non sono neanche certo che sia tua, è molto probabile che sia dell'azienda per cui lavori. Fondamentalemnte nelle ore retribuite, ciò che produci è di loro proprietà.
    I love Ctrl+Z

  8. #8
    Moderatrice di Grafica, Cerco e offro lavoro L'avatar di Myaku
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    Originariamente inviato da Kavaweb
    La proprietà intellettuale non sono neanche certo che sia tua, è molto probabile che sia dell'azienda per cui lavori.
    la proprietà intellettuale è dell'autore (ovvio, io do per scontato che da parte del dipendente ci sia una componente "creativa"), del titolare sono i diritti di sfruttamento economico (salvo accordi diversi).
    lo trovi riportato sia nel link che ho postato prima, che sulla 633/41

    Art. 12

    L'autore ha il diritto esclusivo di pubblicare l'opera.

    Ha altresì il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l'opera in ogni forma e modo, originale o derivato, nei limiti fissati da questa legge, ed in particolare con l'esercizio dei diritti esclusivi indicati negli articoli seguenti.

    E' considerata come prima pubblicazione la prima forma di esercizio del diritto di utilizzazione.

    Art. 12-bis

    Salvo patto contrario, il datore di lavoro è titolare del diritto esclusivo di utilizzazione economica del programma per elaboratore o della banca di dati creati dal lavoratore dipendente nell'esecuzione delle sue mansioni o su istruzioni impartite dallo stesso datore di lavoro.

    Art. 12-ter

    Salvo patto contrario, qualora un'opera di disegno industriale sia creata dal lavoratore dipendente nell'esercizio delle sue mansioni, il datore di lavoro è titolare dei diritti esclusivi di utilizzazione economica dell'opera.
    (anche se fa delle casistiche precise, considerata la spiegazione sul sito dell'ufficio brevetti penso che il principio sia lo stesso)

  9. #9
    Originariamente inviato da Kavaweb
    La proprietà intellettuale non sono neanche certo che sia tua, è molto probabile che sia dell'azienda per cui lavori.
    Infatti è come scrivi tu: non lo è.
    C'è una bella differenza fra "Proprietà intellettuale" e creatore/idea. Nessuno potrà mai dirti «questo non lo hai fatto tu"», ma tu non puoi sfruttarle economicamente, ad es. pubblicandolo.
    Non ti si vieta però di affermare che l'hai creato tu.
    Sono differenze imposte dalla legge, basate su principi, ovviamente, economici:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Proprie...ale#Il_termine

    Per concludere, in mancanza di accordi precisi e formalmente dichiarati, non possiedi niente di ciò che hai prodotto per l'azienda.
    Personalmente lo ritengo anche giusto, dato che le tue idee le hai partorite mentre lavoravi per lui.
    Se può confortarti, sappi che è un problema che riguarda tutti, non solo te.
    In alcuni casi che ritieni importanti, potresti far visionare "brevi manu" le bozze e in via estremamente confidenziale.

    Tanto per fare un esempio attuale, Apple è da sempre alle prese con queste vicende (addirittura ai Beatles ha rubato!).
    John Ive, il magistrale ideatore del design dell'azienda, seppur godesse della massima stima da parte di Jobs (vorrei anche vedere...), ha riconosciuto che spesso il suo titolare si attribuisse la paternità, quando invece l'intero progetto era di John.
    Prima di postare, assicurati di conoscere la "Netiquette":
    http://it.wikipedia.org/wiki/Netiquette

  10. #10
    Moderatrice di Grafica, Cerco e offro lavoro L'avatar di Myaku
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    Originariamente inviato da brummell
    Infatti è come scrivi tu: non lo è.
    C'è una bella differenza fra "Proprietà intellettuale" e creatore/idea. Nessuno potrà mai dirti «questo non lo hai fatto tu"», ma tu non puoi sfruttarle economicamente, ad es. pubblicandolo.
    Non ti si vieta però di affermare che l'hai creato tu.
    "proprietà intellettuale" e "creatore" coincidono, non può essere altrimenti per la natura stessa del diritto.
    invece, la differenza è proprio tra "proprietà intellettuale" e "diritti patrimoniali o diritto di sfruttamento economico o mettilacometipare", ed è esattamente quello che sto dicendo io da 3 post a questa parte e che stai di fatto dicendo anche tu

    1. paternità intellettuale = Nessuno potrà mai dirti «questo non lo hai fatto tu"».
    2. diritto patrimoniale = il datore può sfruttare economicamente l'opera, il dipendente no

    ergo, la prima è un diritto di chi ha creato l'opera, ed è inalienabile. la seconda, in questo caso, no. anzi, i diritti patrimoniali possono essere trasferiti fino a che l'opera non cade in pubblico dominio.

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