Fini è (ancora) terza carica dello stato. Ha mentito, ha promesso, ha gridato alla macchina del fango, minacciato querele, e poi si scopre che è tutto vero.
Come minimo, se volesse essere diverso dai suoi (ex) amici, dovrebbe fare quello che ha chiesto loro di fare quando il rapporto di amicizia si è rotto: dimettersi.
E magari, qualcuno dovrebbe spiegare perchè questo singolare accanirsi nel voler affermare, da parte dei giudici, che non c'è nulla di strano nella vicenda nonostante le evidenze fossero evidenti fin da subito.
Il 26 ottobre 2010 la Procura di Roma annuncia che non risulta esserci nessuna frode nell'affare, e chiede l'archiviazione delle indagini su Gianfranco Fini.
Il 27 gennaio 2011, l'ex ministro degli Esteri Franco Frattini, tirerà fuori documenti attestanti che Tulliani sarebbe a capo della società proprietaria della casa di Montecarlo. La Procura non ci sente e archivia. Il Giornale titola: "Casa di Montecarlo: i giudici difendono Fini".