io credo che dobbiamo capirci sul concetto di "studiare": per me non e' obbligatorio far l'universita', ma la maturita' credo sia il minimo per potersi muovere un minimo in autonomia, per "stare al mondo", poi uno puo' scegliere di studiare qualcos'altro: un corso di specializzazione, una seconda lingua studiata bene (se sei operaio in linea e riesci a comunicare bene con i tecnici stranieri della ditta fornitrice, avrai piu' probabilita' di un altro di ambire alla posizione di responsabile di linea e poi di capo reparto), un patentino che hanno in pochi... anche questo per me e' "studiare", percio'...Originariamente inviato da saucer
In Italia non occorre studiare per lavorare.
Anzi, è vero il contrario.
... dissento con questa frase e ovviamente questo vale per qualsiasi lavoro: se ti aggiorni puoi avere delle chances che chi non lo fa sara' difficile che abbial'idraulico non necessita di grandi competenze
e' vero che ci sono cose che non funzionano e tante, ma vedo attorno a me anche cose che funzionerebbero molto meglio se ognuno si impegnasse un minimo; invece sento tanti lamentarsene e adagiarsi e questo lo trovo inaccettabile, per come sono fatta io: o mi do una mossa per cambiare e migliorare quel che posso, oppure non me ne lamento, puntoPer lo sputarci addosso...
Non piace a nessuno, pero' non puoi negare che la realtà in Italia è questa ed è causata all'80% da una politica che non prevede alcun sostegno al mondo del lavoro, nessun controllo su regolarità o meno dei lavori e alla tipica indole italiana di voler minimizzare i costi per ottenere il massimo rendimento nell'immediato ( sacrificando affidabilità, qualità e immagine ).