Non è che ci voglia molto, eh... Io stesso ho conosciuto un ingegnere aerospaziale in una situazione del genere, ma più per demeriti propri che per colpa della crisi o della società.

In giro è pieno di laureati (anche in discipline "nobili" tipo giurisprudenza, medicina, ingegneria ecc) che non combinano un cacchio perchè magari si sono laureati con 80/110 in 10 anni, piuttosto che perchè hanno preso la laurea in un'università del cacchio e di fatto sono ancora degli asini, o perchè hanno carenze enormi dal punto di vista personale e non sanno rapportarsi col mondo del lavoro.


E' ovvio poi che tutti gli altri non è che vivano necessariamente in situazioni di rose e fiori (specialmente in Italia), ma i casi citati da Repubblica sono casi estremi generalmente dovuti a carenze puramente personali.