Be', questo vale per qualunque IDE - o addirittura, più in generale, per qualunque software, più aggiungi codice che serve a darti una mano, più è facile che qualcosa si rompa.
Comunque sulla questione IDE vs non-IDE si è già parlato (e litigato) a lungo, basta cercare nel forum. Le argomentazioni alla fine sono sempre quelle: con un IDE hai un ambiente integrato, che ti fornisce un'interfaccia coerente e relativamente facile per usare diversi strumenti potenti, ma è ovviamente più pesante rispetto all'uso di tool singoli, si rischia di incorrere in un numero maggiore di bug, un'utente nuovo può perdersi nella marea di possibilità offerte da grossi IDE come Visual Studio e soprattutto c'è il rischio di non capire effettivamente cosa stia succedendo "sotto al cofano".
Dall'altro lato, lavorare con editor+strumenti singoli ti evita di caricare IDE monolitici quando non sono necessari, puoi introdurre gli strumenti nuovi "per gradi", ti fornisce in genere una conoscenza migliore di cosa stai facendo e, avendo a che fare con meno automatismi, è più difficile che qualcosa si rompa; d'altra parte, in generale è sicuramente un lavorare più scomodo appena si va oltre la semplice compilazione di qualche file (un debugger da linea di comando ha una curva di apprendimento ben più ripida rispetto al debugging "grafico" che si fa negli IDE, e in genere la maggiore flessibilità che si ha non compensa lo sforzo e la scomodità), e in generale la mancanza di integrazione tra i vari strumenti fa sì che spesso si debbano mettere in piedi "a mano" automatismi che un IDE già ha (vedi il proliferare di millemila build system).