Secondo me una famiglia che risponde i tuoi requisiti rientra già in un ceto abbiente. Magari nelle fasce basse di tale ceto, ma certamente non la inserirei nella "classe media".

Avere una casa in centro a Milano (e per centro intendo all'interno della cerchia dei Bastioni, AREA C, per intenderci) non è cosa da poco! Costano uno scatafascio, tra valore dell'immobile e costi di gestione.

Se ci aggiungi poi una seconda casa (oltretutto in località vacanziera) allora fai poprio il botto.

Il tutto potendosi permettere almeno un mese di vacanza l'anno (15 gg d'estate, 15 gg d'inverno), cenando fuori spesso (e quindi spendendo) e mantenendo addirittura DUE macchine.


Questo è uno che sta alla grande. Solo di patrimonio immobiliare ha 1-2 milioni di euro. E tutto ciò se lo può permettere lavorando comodamente e senza porsi troppi problemi di natura economica. DECISAMENTE abbiente anche non ha uno yacht o un aereo privato.




Secondo me il ceto medio è quella categoria definibile come "benestante", ma non certamente "ricca/abbiente". Una persona appartenente al ceto medio è colui che riesce ad arrivare a fine mese senza troppi problemi, ma tenendo sempre d'occhio le spese. Colui che magari ogni tanto riesce anche a togliersi qualche piccolo sfizio, ma solo dopo aver fatto un'oculata analisi della sua situazione economica e dopo aver accantonato nel tempo i soldi necessari. Magari una bella macchina (massimo un'audi), ma solo se questa ha dei consumi accettabili. Oppure un'auto al risparmio, per poi spendere quei soldi per una vacanza leggermente più costosa. Niente appartamenti in centro... Al limite una seconda casa, piccola e non proprio nella località turistica di richiamo, a meno che non l'abbia ereditata dai genitori. Colui che se al mare ha "la barca" in realtà si riferisce a un GOMMONE, non a uno yacht o un motoscafo. Colui che quando viaggia lo fa comunque in ECONOMY, non Business o First. Insomma, uno che vive senza troppi problemi, ma pur sempre facendosi un mazzo tanto al lavoro e stando sempre attento a mantenere un certo equilibrio economico.