Non è proprio così: l'interprete legge da sinistra a destra tutto il sorgente, è vero, ma non converte al volo ogni blocco di php che incontra strada facendo.
Tutta la struttura di php letta nel file viene estrapolata, viene verificata e, se la sintassi risulta essere valida ( da qui il fatto che è ingrado di dirti immediatamente il codice è invalido, anche se prima del punto di invalidità metti uno sleep(10) ), l'interprete provvede a convertirlo in una sorgente c++ altamente ottimizzato, ed è a quel punto che il codice viene eseguito.
In seguito i vari blocchi di php nel sorgente originario vengono rimpiazzati con l'eventuale output da loro prodotti.
Si parla di un operazione che ormai PHP riesce a fare a regola d'arte e con tempistiche e risorse veramente irrisorie.
-- Off Topic:
Ad ogni modo, in generale, usare eccessivamente la cpu è il male: non sto estremizzando dal lato opposto, ma se realizzi un applicazione che impegna la cpu già di suo immagina la catastrofe che molti utenti possano portare avviando quel medesimo processo.
L'importante è trovare un buon equilibrio tra l'uso di cache, l'impiego di memoria virtuale, e cpu.
La regola d'oro è che se puoi risparmiarti una quantità non indifferente di operazioni mediante l'archiviazione di un dato, fallo. A te poi stabilire se si tratta di un dato frequentemente richiesto e ti converebbe quindi mantenerlo in RAM oppure piazzarlo sull'hard disk.
Comunque è un discorso generico, che col caso da te esposto in questa discussione ha poco a che vedere.
-- Fine OT