Mi piace pensare che che ormai il razzismo sia appannaggio solo delle fascie meno istruite e internazionalizzate della popolazione.

Dove lavoro io il mio capo e' del bangladesh, il suo capo australiano, il suo capo inglese (e gay dichiarato), il suo capo americano, il suo capo tedesco e il suo capo (sua Eccellenza Megadirettore Galattico Duca Conte Lupo Mannaro) indiano Nel mio team ci sono 2 italiani, 1 greco, 1 americano, 1 australiano, 2 inglesi, 2 polacchi, 1 nigeriano, 3 indiani, 2 cinesi, 1 irlandese, 1 vietnamita... se mi metto a contare le nazionalita' di quelli con cui interagisco nella settimana la lista comprende quasi tutto il mondo, tutti i colori, tutte le religioni.
se uno fosse razzista impazzirebbe dopo un po, oppure capirebbe che non ha senso essere razzista.

C'e' un pero'... non bisogna confondere per razzismo l'intolleranza verso culture o atteggiamenti di gruppo che si ritengono profondamente antisociali. Un esempio e' quello degli zingari, che molta gente "odia" non per il colore della loro pelle ma per l'incompatibilita' culturale... e su questo non ci vedo niente di male. Se non ti integri, vai a casa... bianco o nero che tu sia.

Originariamente inviato da Trichome
Gran bel pezzo, food for thought
Ma la vedo un po' dura a sdoganare ogni singolo vocabolo ritenuto offensivo da ogni singola etnia della terra, parrebbe una pandemia di tourette però potrebbe anche funzionare