ahahahahah bello sto discorso! Cioè tu mi porti d'esempio uno che "sviluppa da tanti anni" e che invece di usare un framework già pronto per la persistenza se lo implementa a mano? E cmq, prima di applicare un pattern o un altro uno dovrebbe farsi un pò di conti e vedere i pro e contro di ogni decisione.Originariamente inviato da longilineo
Non sono d'accordo l'impegno nello scrivere buon codice flessibile e facilmente espandibile è conseguenza di buona remunerazione occorre giudizio e sapere quando è meglio farsi poche pippe mentali e limitarsi a fare il giusto.
L'altro giorno un amico che sviluppa da tanti anni per un progetto più grosso del solito ha deciso di implementare Repository. A una settimana da quando aveva scritto il codice aveva problemi a ricordare come aveva strutturato il codice e a dirla tutta il lavoro non è che fosse poi così grande o contenesse una mole di dati tale da richiedere chissà quale scalabilità.
Questo è un esempio di come sia meglio a volte farsi poche pippe mentali e non strafare.
I design pattern sono strumenti potenti quando servono e quando uno sviluppatore li ha fatti propri e non è una cosa tanto semplice o che si acquisisce dall'oggi al domani.
A contrario di quanto si possa pensare usare i design pattern non consente di scrivere codice più semplice o più breve.
Ciò non toglie che alcune pratiche siano da evitare come la peste, ma per questo il più delle volte basta il buon senso.
I design patterns non servono per scrivere codice più semplice o breve, anzi in genere nel 99% dei casi è più "complesso" e lungo, ma servono semplicemente a risolvere i problemi per cui sono pensati e a non dover reinventare la ruota ad ogni nuovo progetto.
Su una cosa ti dò ragione: programmare nn vuol dire applicare a mani basse design patterns, anzi l'idea che ci sia un design pattern per ogni problema è sbagliata, quindi vada per il "buon senso" (chiamiamolo "buona programmazione" non credi?) e un programma scritto al 50% da patterns e al 50% da una buona progettazione