Il taser con la bimba in braccio non credo proprio si possa usare

Ma il punto, e il mio stesso dubbio, è un altro, perchè da una parte credo che non bisogna avere nessun problema di fronte a qualcuno che, facendo un'azione molto grave ed ingiusta, abbia in buona sostanza accettato un rischio altrettanto grave su di se.
Dall'altra invece sento che uccidere qualcuno sia un'azione che va rimandata ed evitata il più possibile. In ogni caso.
E questi due comportamenti sono davvero contrari l'uno all'altro.

Per spiegarmi meglio... negli USA più che atteggiamento da cowboy (che in molti casi c'è) a me pare abbiano una cultura della responsabilità, tale per cui ti avvisano con estrema chiarezza, e se ti dicono in tutte le lingue che non puoi sputare per terra o scoppiare una miccetta, pena il taglio della mano destra, nel momento in cui lo fai, applicano la sanzione tranquillamente.
Da noi invece si discute a posteriori, se davvero sia il caso, se la regola non sia ingiusta, se il trasgressore lo meriti davvero, etc...

Quindi lì se tu spari a degli innocenti o alla polizia, ti prendono vivo solo se non possono evitarlo... ma di fatto ti sei condannato a morte già da solo
Da noi si cerca di evitare, evitare ed evitare (anche accettando ulteriori rischi)