Originariamente inviato da Alhazred
Non è sempre andata così, all'inizio non c'era nulla attorno agli anime, poi si è iniziato a trovare qualche albo per le figurine e qualche puapazzetto.
Tutto il casino di merchandising che ci gira attorno adesso è più recente e comunque non impatta sui temi scelti per le storie, prima si scrive la storia e si realizza l'opera, poi in base a questo si creano le varie cose da vendere per i fan.
Anche perché se un manga/anime non ha successo, non è che hanno capannoni di magliette e pupazzetti che non venderanno mai, si decide di produrli solo se si ottiene un certo successo.
Permettimi di dissentire.

I vari bayblade, youghiho, macchinine a comando vocale sono evidentemente nati per vendere il prodotto.

Certo, non è che il fatto di vendere il prodotto sia una garanzia di insuccesso. Ricordiamo che anche i trasformers era nato per vendere i giocattoli. Però ultimamente è sempre più palese e talmente orientato a quello che diventa addirittura fastidioso.

Cioè, ci rendiamo conto che siamo arrivati al limite di "Siamo su un treno che tra 10 minuti si schianterà contro un muro. che facciamo?"
"Una partita a carte!"


E poi c'erano anche ai tempi nostri. Voi ricordate i due anelli che stavano nel portacipria di stilly che servivano a niente dal punto di vista della storia visto che la bambina li teneva sempre nel portacipria?