I senatori a 5 Stelle, con la buona fede e l'ingenuità che li contraddistingue, ieri hanno messo in piazza, tramite apposita cartellonistica in streaming, i loro problemi. Hanno idee diverse sul Porcellum, sullo ius soli, sulla strategia politica e sui valori di riferimento. Ma su un punto sono uniti in molti: è eccessivo lo strapotere di Grillo (e del suo staff) sul Movimento e non è più tollerabile la mancanza di uno strumento di confronto digitale sempre annunciato e mai varato.

Il problema, insomma, è sempre quello. Anzi, meglio, i problemi sono sempre quelli: Grillo e Casaleggio. Che si sono guadagnati un posto in prima fila nella politica nazionale (e internazionale) dicendo di voler "ridare il potere ai cittadini" e ora, sempre più confinati nel loro fortino, non accettano critiche e non si confrontano con nessuno.
Sono nati con un preciso impegno ed una parola data per modificare come far politica demolendo quanto fino adesso ha contribuito a questo stato delle cose, adesso è normale che possano avere opinioni e visioni dei problemi diverse e come pure come affrontarli, così come si possano sentire soffocati dallo strapotere di Grillo e Casaleggio, ma l'impegno assunto e la parola data viene prima di tutto e, aggiungo io, senza la loro guida non verrà mai raggiunto l'obiettivo prefissato.

Quindi secondo me si comportino da bravi soldatini e seguano le direttive, non per loro, non per Grillo, ma per coloro che votandoli hanno visto veramente la speranza di un cambiamento.