Sono entità totalmente separate fra loro che a quanto ne sappiamo nemmeno si conoscono.
E ripeto (per l'ennesima volta): se qualcuno ha commesso degli errori deve essere punito, se il metodo esiste però va studiato a fondo e non bocciato solo perché chi lo porta avanti è un cinghiale.
Quello che vogliono testare qua.
http://www.giomagazine.it/staminali-...etodo-stamina/
Anche se a quanto pare la strada è ancora lunga e tortuosa, visto che
http://www.galileonet.it/articles/52...717a0aa0000014
l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha emanato una diffida per il trasporto di materiale biologico al di fuori degli Spedali Civili di Brescia: non sembra possibile, quindi, almeno per il momento, portare il preparato di Vannoni a Miami, da Camillo Ricordi, che si era offerto per eseguire test sulle colture.
Per quanto riguarda i dati incompleti, a quanto pare varrebbe la pena informarsi, se non altro per scoprire che qualche cosa effettivamente c'è, anche se parziale. C'è da dire che Vannoni ha chiarito, sul suo profilo facebook, alcune delle perplessità del ricercatore, ed è un peccato che ai media (corriere, o wired, o chi altri) queste cose non sembrino interessare.
http://noidiminerva.wordpress.com/20...li-su-stamina/
Poi ci sarebbe da considerare anche questo, che mi sembra un punto di vista meritevole di considerazione
http://www.nature.com/emm/journal/v4...mm201394a.html
Eccetera.Conclusions
Our understanding of what constitutes an MSC, its metabolic activities and therapeutic potential has improved considerably since the initial isolation of colony-forming cells in the 1960s. New insights into the anti-inflammatory and immunomodulatory capacity of MSCs have altered the original dogma of their therapeutic mechanisms and potential in vivo. The benefits of heterogeneous cell populations (including hematopoietic stem cells, endothelial progenitor cells, platelets and so on) and limitations of allogeneic MSCs require further preclinical and clinical investigation. On the basis of the preliminary reports of safety and efficacy in several medical specialties, autologous cell therapies, whether they utilize freshly harvested or culture-expanded cells, represent a method to treat conditions that currently are unmet and result in generally poor outcomes or invasive surgery. Further clinical data are necessary, however, to determine thein vivo distribution and therapeutic mechanisms of MSCs and to optimize their use as part of a personalized regenerative medicine strategy. This process will require the collaborative efforts of physicians, scientists, industry and regulatory agencies to translate nature’s basic regenerative element into the continuum of clinical care.


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