Sfortunatamente spesso thread di questo tenore derivano con troppa facilità verso fallacie come "...alla fine, tutto diventa linguaggio macchina". Come spesso avviene, la differenza più insormontabile non consiste nella capacità di scrivere codice, ma nel mancato possesso di una visione globale dell'universo informatico e della naturale biodiversità non solo dei linguaggi e dei paradigmi di programmazione, ma anche di interi ecosistemi tra loro sempre più separati (dal mondo burotico a quello del web, dai multitier enterprise ai sistemi embedded altamente critici, al calcolo scientifico...).

In questo caso, per giunta, sono totalmente errate le assunzioni di base. Ho già spiegato innumerevoli volte (ad esempio qui) che C++ è un pessimo linguaggio ad oggetti (anche java gli fa ottima compagnia, ma lasciamo correre) secondo criteri asseverati nella comunità dell'engineering e dei teorici dei linguaggi: inoltre si possono citare altri difetti esiziali come il design by commitee, i mille problemi della libreria standard (ai quali non sempre Boost o altre alternative forniscono soluzioni brillanti), una sfilza di undefined behavior, una metaprogrammazione impresentabile, per non dire dei problemi di parsing, della mancanza del garbage collector, della amletica e perversa indecisione se fare di C++ un vero HLL o meno a dispetto della sua genesi dal C, che genera una caterva di incoerenze e coesistenze forzate tra low e high level... si potrebbe poi scoperchiare il vaso di Pandora aprendo il capitolo "prestazioni", magari da un punto di vista un po' più ampio rispetto all'assurda impredicibilità imposta dalle "migliorie" di IA64, per smitizzare le leggende urbane sulla "superiorità" di C++ rispetto ad un oculato mix Assembly +C, ma occorrerebbe molto più spazio (rimando gli interessati ai lavori della commissione WG21, come pure alla vasta letteratura dei vari Agner Fog, Steve Heller, Randall Hyde, Herb Sutter etc.).

Inoltre non sarà inutile ricordare che intere legioni di professionisti, specialmente i più maturi e più influenti nel campo della creazione di compilatori, framework ed estensioni ai linguaggi di programmazione, generalmente considerano lo sviluppo web dequalificante, e ciò ha chiaramente importanza notevole nella formazione delle opinioni e degli orientamenti nella comunità di sviluppo.