ni. parlare di sé è una cosa, vendere o farsi una promozione palesemente finalizzata alla vendita (e per vendita non è necessario che ci sia appunto il carrellino) un'altra.
esempio banale:
1) io faccio un blog di tutorials sulla grafica, perché faccio il grafico e ho voglia di condividere le mie tecniche e conoscenze con il mondo senza pretendere nulla in cambio -> ok
2) ci metto una sezione "servizi", o anche un "contattami per un preventivo" o dico che "se cerchi un grafico, chiamami!" eccetera -> ci vuole la partita iva, perché di fatto promuovo in maniera esplicita un'attività. in pratica non ti sto dicendo solo "mi chiamo tizio e nella vita faccio questo e lo faccio così o cosà" ma "mi chiamo tizio, nella vita faccio questo e se c'hai bisogno sono a tua disposizione per lavorare"
noSono un paio di anni che mi porto avanti il problema di creare o meno un sito, chiesi anche a 2 commercialisti ma non mi seppero fare differenza tra i siti.
Cercando su internet ho trovato questo sito http://funnyfimo.altervista.org/comeacquistare.html; se creassi quindi una cosa del genere in cui al momento dell'acquisto non c'è la vendita automatica ma una richiesta privata sarebbe legale?
ripeto: la discriminante non è l'avere il carrellino per comprare direttamente online, la discriminante è l'essere finalizzati alla vendita in un senso più lato. se tu inviti a chiedere un preventivo significa che il tuo obiettivo è quello di vendere qualcosa (che sia un prodotto o un servizio), e siccome ciò presuppone che tu sia organizzato in maniera tale da far fronte al fatto che chiunque in qualsiasi momento può richiedere i tuoi servigi, in pratica stai facendo attività d'impresa.
... nell'esempio che hai postato c'è poi proprio scritto "come acquistare" con tanto di istruzioni, più esplicito di così ...


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