Quote Originariamente inviata da SirJo Visualizza il messaggio
Se è per solo uso interno e i caratteri non sono molti, consiglio di usare il tipo CODE-39, perchè basta il font relativo, basta aggiungere un asterisco prima e dopo il codice, e non c'è più niente da fare. Il codice non ha lunghezza fissa e quindi pùò essere un numero di caratteri che vuoi tu.
Ad esempio, se il mio codice da stampare è 1234, basta impostare il font corretto, mandare in stampa la stringa *1234* e viene fuori un codice a barre pronto per essere letto dal lettore.
Se usi altri tipi di codici a barre (ad esempio EAN13, EAN8, interleaved 2/5 o altro) devi anche calcolarti i checksum e le barre di spaziatura.
Se è solo per un uso interno non credo ne valga la pena

Sergio
Ciao Sergio, grazie per la risposta gentilissimo

comunque prima ho scritto che vertevo più verso EAN perchè mi è sembrato di capire che fosse più "sicuro", nel senso con meno probabilità che il lettore faccia errori, è effettivamente così?
Per quanto riguarda il checkdigit non è un problema calcolarlo mentre per le "barre di spaziatura" a cosa ti riferisci? Allo spessore della barra unitaria?

PS. un'altra domanda: i lettori barcode quanti tipi di codifiche leggono? Possono leggerne più di una/tutte oppure ogni lettore è studiato per leggere QUELLA codifica e basta? E nel caso fosse così (cioè un lettore => una codifica) come faccio a capire quale codifica legga il suddetto lettore? Lo trovo scritto da qualche parte o devo fare dei test specifici?

Grazie!