Totalmente d'accordo, anche se i lavori per i carcerati sono remunerati (non meno di 2/3 rispetto alla paga prevista dal contratto collettivo nazionale) con tanto di contributi assicurativi, previdenziali ecc. Il fatto che un carcerato abbia un "privilegio" (il lavoro ormai è un privilegio, soprattutto per i giovani) rispetto ad una persona onesta lo trovo inaccettabile.