il fatto di racchiudere il controllo della stringa in un altro metodo (puoi anche non farlo) è indice della voglia dell'autore di parlare di "interazioni tra oggetti" e di scrivere metodi piccoli, che si preoccupino di un solo aspetto della problematica (nel caso specifico capire se la stringa è valida o meno).

La soluzione del libro la preferisco per due motivi:
1. isoli la parte del controllo (che puoi cambiare come ti pare dentro il metodo senza interferire con chi lo usa
2. sfrutta la feature da java 7 in poi dello switch su stringhe

scrivendo codice più elegante