Te lo dico da ignorante: Lo spread è la quota "fissa" del guadagno della banca, per dirla in modo becero.

Gli interessi sono calcolati sommando lo spread + il tasso di interesse (che sia euribor, o tasso BCE, ad un mese, 3 mesi o quant'altro).

Quello che interessa a te in soldoni comunque è il TAEG, che ti dice alla fine della fiera quanto ti costa un mutuo compreso di spese accessorie.


Detto questo, il tasso fisso è sempre un po' più alto dei variabili ma rispetto a questi ultimi hai la certezza che pagherai una rata sempre uguale: inizi con 500 euro al mese e finirai (fra 20-30 anni) con il pagare sempre 500 euro. Con il tasso variabile ora potresti pagare anche 430 euro magari, ma se i tassi di interesse dovessero salire (non lo spread che è fisso) potresti finire per pagare anche 600 o 700 euro. Se mai usciremo da questa situazione di stagnazione pagherai di più, insomma.

Poi ci sono i tassi variabili con cap (tasso variabile ma con un tetto prefissato oltre al quale l'interesse non sale), variabili con rata costante (paghi sempre la stessa cifra ma la durata del mutuo può accorciarsi o allungarsi), eccetera.


Se il tasso fisso è davvero basso direi che potrebbe convenirti quello. Penso che difficilmente i tassi di interesse potranno scendere ancora nei prossimi anni e decenni (sono già bassissimi) e di solito lo spread è un pochino contrattabile (soprattutto se hai qualche conoscenza in banca). Altrimenti andrei di variabile con cap o al limite rata costante (considera che 500 euro ora sono una bella sommetta, ma fra 20 anni varranno di meno come capacità di acquisto).

Al contrario, il variabile puro è sicuramente destinato a diventare più caro nel giro di qualche tempo.