Vedo che ai più sfuggono i motivi pe cui occorre che le persone in pericolo di vita che vengono tratte in salvo devono rispettare ordini precisi.
1. Un ordine di priorità occorre darlo, proprio per agevolare le operazioni di soccorso/salvataggio. Agevolare si traduce naturalmente in salvare un maggior numero di vite umane.
2. Appare logico quindi che dovendo decidere un ordine, sia mediamente più giusto salvare per primi le persone che hanno più difficoltà intrinseche alla sopravvivenza, ovvero i più deboli e indifesi: bambini, donne, anziani.
3. In effetti il punto 2. Permette di salvare più vite umane rispetto ad altri ordini prestabiliti. Il motivo è semplice: i più deboli durano di meno in condizioni critiche e hanno meno possibilità di superare eventuali pericoli (nuotando, correndo, saltando da certe altezze, arrampicandosi etc.)
quindi A. non è vero che in caso di pericolo sono tutti uguali e hanno tutti la stessa priorità. Hanno tutti lo stesso diritto (e infatti si cerca di salvarli tutti, ma per forza di cose non hanno tutti la stessa priorità. Quindi una priorità va stabilita a priori). Chi non rispetta le gerarchie e le proprità mette a grave richio altre vite umane che altrimenti si sarebbero potute salvare IN PIÙ che se non si fossero rispettate le priorità.
inoltre disobbedire agli ordini causa ulteriori problemi ai soccorritori, e quindi altre vite potenzialmente salvabili che vanno perse.
chi non rispetta le priorità è al pari di chi uccide qualcuno per trarre un beneficio personale. Si diventa assassini. Se la molla può essere forte, comunque non scusa e non giustifica.